San Giorgio Bigarello, una splendida natura ricca di stimoli e di sapori fa del luogo una vera valle incantata

Il paese sorge in prossimità del fiume Mincio, alle porte di Mantova città nella quale non mancano bellezze storico artistiche conosciute in tutto il mondo. Ma la quiete, l’aria profumata di buono, ricca di sfumature diverse a seconda della stagione che si trova a San Giorgio Bigarello è cosa rara

Le origini dei due borghi, San Giorgio di Mantova e Bigarello, unitisi amministrativamente nel 2019, sono antichissime. Da alcuni scritti risalenti al 1037 si sa che Bigarello fu tra le pievi della diocesi di Mantova. La posizione geografica del luogo è a brevissima distanza tra il confine dell’area mantovana e di quella veronese tanto da aver portato, in età medievale, a fortificare la zona.
L’immensa distesa verde che circonda il paese è bagnata dai corsi d’acqua che la rendono rigogliosa, viva, lucente. Uno sfondo di soave bellezza e di incontaminate sonorità naturali, ricco altresì di tratti da percorrere a piedi o in bicicletta. In questo contesto il progetto Ecomuseo organizza escursioni per far conoscere il territorio dal punto di vista storico ed ambientale. Un’esperienza unica soprattutto durante la bella stagione.
La Foresta della Carpaneta è un’area protetta della Regione Lombardia che si colloca nel progetto chiamato “Dieci nuove grandi foreste di pianura”. La piantumazione della zona ha avuto inizio nel 2003 con l’intento di ricavarne un bosco simile a quelli che in origine ricoprivano la pianura Padana con oltre 100.000 piante di specie arboree e arbustive locali come ad esempio il carpino bianco, l’olmo, il frassino, l’acero campestre, il pioppo, il sambuco, il biancospino. L’intera foresta ricopre una superficie di una sessantina di ettari all’interno dei quali si trovano il Parco didattico di Arlecchino e il Parco di Virgilio.

l progetto Ecomuseo organizza escursioni, a piedi o in bicicletta, per far conoscere il territorio dal punto di vista storico ed ambientale

Piatti e prodotti tipici

Il riso, Vialone nano e Carnaroli, è certamente uno dei prodotti di spicco del territorio, le cui prime coltivazioni risalgono addirittura al XVI secolo. Tante le varianti possibili per la preparazione dei risotti, ma tra le ricette più note troviamo il riso “alla pilota” che secondo la tradizione viene cotto in una pentola in rame rivestita di stagno per nove o dieci minuti trascorsi i quali la pentola viene tolta dal fuoco e coperta con panni da cucina così da non disperdere il vapore e consentire al riso di terminare la cottura pur rimanendo al dente. Anticamente in questo modo, tutti i “piloti” ossia i lavoranti del riso, mangiando in momenti differenti della giornata, potevano gustare questo piatto sempre al dente accompagnato da pesce fritto, verdure o con frattaglie di maiale. Tra le pietanze tipiche da non perdere sono i famosi tortelli di zucca a denominazione comunale d’origine, che richiamano estimatori ben oltre i confini regionali. Tra le sapidità più intense ecco poi spiccare la salamella, gustosa anche ai ferri, il “puntel” o braciola di maiale, le salsicce nostrane. Il vino tipico è il Lambrusco la cui tradizione ha origini antichissime sebbene abbia ottenuto l’etichetta DOC soltanto nel 1987. L’amore e la passione di questa terra per i vitigni la si ritrova persino in alcuni scritti di Virgilio sebbene siano stati i monaci benedettini, secoli più tardi, a dare impulso alle colture e alla produzione.

I presepi

A San Giorgio Biagarello in dicembre sono tante le iniziative pensate per residenti e turisti, organizzate dal Comune insieme a diverse associazioni di volontariato per dare spazio alla creatività, alla cultura, alla convivialità e per finalità sociali. I mercatini di Natale dal canto loro sono coloratissimi e affascinano per le tante proposte. In ogni giardino poi vengono allestiti bellissimi presepi che sanno incantare e riportare con grande suggestione alla vera essenza della Natività.

Ambiente Magazine

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