Radicondoli, un borgo di sorprendente vitalità che sa stupire in ogni stagione

Radicondoli, distante poche decine di chilometri da Siena, è un borgo d’impronta medioevale circondato da un paesaggio dolce e variegato. All’interno delle mura desta particolare attenzione la vecchia pieve, conosciuta anche come chiesa della Madonna, che presenta alcuni dipinti di Pietro di Domenico e una Vergine col Bambino attribuita a Lippo Vanni

Tutto intorno le grandi distese verdi sono punteggiate da querce e castagni. Il paese è attraversato dal fiume Cecina, dal torrente Pavone e da alcuni corsi minori che ne determinano la rigogliosità. Le sinuose colline ben si prestano allo sviluppo dell’outdoor, ottimamente attrezzate per gli appassionati di trekking e di mountain bike. Molte le strutture agrituristiche, tutte inserite nel contesto naturalistico senza che nulla possa apparire stonato o fuori posto.

Rocca dei Colonna, situata nel confinante piccolo borgo medievale di Castel San Pietro Romano

Il borgo, quasi una miniatura splendidamente raccolta, sorge in un’area geotermica che lo caratterizza. Non di rado in alcuni punti del territorio radicondolese è possibile vedere bianche colonne di vapore e lagoni, ovvero emissioni calde dal sottosuolo che si raccolgono in grandi specchi d’acqua contenenti elevate quantità di sali di boro e minerali in genere.
Nella seconda metà del XVIII secolo lo studioso fiorentino Giovanni Targioni Tozzetti camminando nei pressi di Radicondoli ed osservando questi fenomeni scrisse:

“Vedonsi in mezzo al bosco due lagoni, o bulicani, chiamati i lagoncelli di Travale i ero io, per l’odore, per il fumo bianco che tramandano e per il gran romore che fa l’acqua bollendo, particolarmente quando il giorno dopo vuole piovere […]”.

Dalla geotermia oltre all’elettricità si può ricvare il calore per usi diretti, dal riscaldamento e raffrescamento all’impiego nella filiera agroalimentare. E proprio a Radicondoli dall’incontro tra imprenditorialità e geotermia è nata una cooperativa sociale che gestisce un grande impianto di serre termoriscaldate dove si coltivano piante, fiori e basilico. Per far conoscere una realtà così particolare come quella della geotermia promuovendone la conoscenza, a Radicondoli è anche stato realizzato il museo “Le energie del territorio”.
Radicondoli conoscendo l’alta qualità dei prodotti del territorio ben si racconta con essi e con le preparazioni enogastronomiche legate alla tradizione proponendo invitanti zuppe di farro, zuppe di pane, pappardelle al cinghiale o capriolo, pasta ai funghi porcini o al tartufo, riuscendo a soddisfare anche i palati più esigenti.

Ambiente Magazine

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