Oriolo Romano, lo splendore di un borgo che nella storia è stato un ponte tra le civiltà etrusche e romane

Giorgio Santacroce fu il fondatore del primo insediamento organizzato di Oriolo e non faticò a definire il paese “una città ideale e felice”. Ancora oggi, del resto, questa è l’impressione che si ha arrivandovi e osservando da vicino una realtà che ha saputo svilupparsi in modo armonioso con l’ambiente circostante

Oriolo Romano è un paese di quasi 4.000 abitanti, in provincia di Viterbo. Del centro storico è protagonista il bel Palazzo che dal 1578 al 1604 appartenne ai Santacroce e si presenta, oggi come allora, con le peculiarità delle dimore-fortezza del XV, protetto da due bastioni angolari dai quali si aprono le relative ali posteriori. Tutto intorno un fossato così come si conviene per i vecchi manieri. Del parco fanno parte alberi secolari tra cui lecci, tassi, abeti bianchi e cerri. All’interno dell’edificio le meravigliose sale ospitano invece dipinti, affreschi e arredi di stile neoclassico.
Giorgio Santacroce fu il fondatore del primo insediamento organizzato di Oriolo e non faticò a definire il paese “una città ideale e felice”. Ancora oggi, del resto, questa è l’impressione che si ha arrivandovi e osservando da vicino una realtà che ha saputo svilupparsi in modo armonioso con l’ambiente circostante.

Palazzo Altieri

La natura e il paesaggio rurale, in particolare i viali alberati, danno origine alle Olmate e visitare la Faggeta di Oriolo, un’area che appartiene al parco naturale regionale del complesso lacustre di Bracciano – Martignano, lascia a bocca aperta i visitatori per la sua bellezza. Proprio a conferma dell’alto alto valore naturalistico della zona, nel 2017 è arrivato anche il riconoscimento Unesco scegliendola tra altri siti vetusti in virtù degli stadi unici a scala continentale nei processi ecologici dell’habitat. Il territorio sorge su rilievi vulcanici e grazie alle condizioni favorevoli del suolo la faggeta del Monte Raschio a 542 metri di altitudine è una rarità, un ambiente agreste che si trova a quota molto bassa rispetto alle altre faggete che crescono solitamente ben al di sopra delle altezze collinari.
Un altro sito di grande importanza naturalistica è la Mola, un’area che si estende a 4,5 chilometri dal centro del paese, in una zona in cui il fiume Mignone forma una cascata e un laghetto. Nella immediate vicinanze, durante la seconda metà del XVI secolo, il feudatario Giorgio Santacroce fece costruire un mulino ad acqua per la macinazione dei cereali, mulino che è stato in funzione, anche se saltuariamente, fino ai primi anni dello scorso secolo. In prossimità del sito si trova anche una zampillante sorgente di acqua sulfurea.
Oriolo Romano fa parte del Parco naturale regionale di Bracciano Martignano e presenta interessanti percorsi ciclopedonali, tra questi: un tratto ad anello che parte dalla piazza principale del paese, proprio sotto il palazzo del Comune. L’area centrale, che è quella relativa a Monte Raschio, si compone essenzialmente da sottobosco, ma vi sono anche una pineta, una radura di cerri e naturalmente una moltitudine di splendidi faggi. Lungo il percorso si trovano le diramazioni per fonte Petrella e strada Bassanese. La via è accessibile a mountain bike, appassionati di trekking e di cavalli.

Bellezze naturalistiche ma non solo

Ad Oriolo insieme alla grande tranquillità ispirata dal contesto ambientale ferve anche grande progettualità. Diverse infatti sono le iniziative di rifunzionalizzazione del nucleo urbano centrale.
Attraverso un accordo di valorizzazione con il Polo museale del Lazio, ad esempio, sarà possibile lo spostamento e la riqualificazione della biblioteca all’interno di Palazzo Altieri. Un’ex scuola è invece divenuta centro sociale polivalente, una realtà assai viva alla quale prendono parte associazioni, centro anziani, protezione civile, Croce Rossa. Un altro piccolo sito è stato convertito per ospitare Spazio Supporto Donna, un luogo specificamente a disposizione della Consulta per le politiche di genere. Ora l’Amministrazione comunale sta valutando ulteriori migliorie relative al Parco di Villa Altieri e anche la Parrocchia di San Giorgio Martire sta eseguendo un importante lavoro di riqualificazione nel convento di Sant’Antonio, rientrato da poco nelle sue disponibilità.

Gli eventi in calendario per l’estate 2022

Tra il mese di luglio e di agosto si terrà “Oriolounborgoallaperto” una kermesse che avrà anche quest’anno la sua bellissima cornice nel parco di Villa Altieri ospitando spettacoli teatrali, concerti, cinema e rappresentazioni dal vivo. L’Amministrazione comunale sta altresì verificando la possibilità dell’allestimento del Muso Festival, una rassegna di musica indipendente che richiama un gran numero di artisti e visitatori. Da non perdere poi la Sagra del fungo porcino e la manifestazione di Vini Autentici, irrinunciabili appuntamenti con i sapori dl territorio.

Ambiente Magazine

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