Area marina protetta Regno di Nettuno

L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno persegue la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione del mare che circonda le isole di Ischia Procida e Vivara, nel Golfo di Napoli. Con i suoi 11.256 ettari di superficie risulta la più estesa AMP della Campania e racchiude al suo interno delle particolarità di enorme interesse naturalistico e non solo, con Programmi di studio monitoraggio e ricerca nei settori dell’ecologia della biologia marina e dell’archeologia subacquea al fine di implementare la conoscenza del territorio marino-costiero

Sette specie di cetacei, il falso corallo nero “Gerardia savalia”, una biodiversità significativa e una geodiversità unica nel suo genere, complice il vulcanesimo attivo del sottosuolo: l’area marina protetta Regno di Nettuno circonda le isole di Ischia, Procida e Vivara, nel golfo di Napoli, perseguendone la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione. Istituita con un Decreto Ministeriale del 27 dicembre 2007, con effetto dal 5 giugno 2008, è l’effetto di una serie di studi avviati già dai primi anni ’90. Oggi, sotto la direzione di Antonino Miccio e con i suoi 11.256 ettari di superficie, il Regno di Nettuno è la più estesa area marina protetta della Campania e disvela un patrimonio sorprendente in termini di ricchezza faunistica, archeologica (con i resti del porto sommerso di Aenaria), paesaggistica. A una zona di tutela integrale, della zona A, si aggiungono zone di riserva generale (B) e di riserva parziale (C), oltre a una zona B n.t. (“No Take”, di riserva generale speciale) e a una zona D, più marcatamente pelagica, volta alla tutela dei mammiferi marini (capodogli, balenottere comuni, delfini comuni, tursiopi, stenelle, grampi e globicefali) che in particolare popolano il canyon di Cuma. Tra le emergenze più significative, verso cui sono in particolare volti gli sforzi di protezione dell’ente, una straordinaria prateria di Posidonia oceanica, che circonda per decine di chilometri quadrati le isole, con particolare riguardo a Ischia.
Come testimoniano gli studi di Anton Dohrn, assiduo frequentatore dell’isola d’Ischia, la ricchezza in termini di biodiversità del Regno di Nettuno è legata, in particolare, al confine climatico tra l’estremo nord dell’area di espansione delle specie che colonizzano il mediterraneo meridionale e l’estremo sud dell’area di espansione delle specie che preferiscono climi più freddi.
Per la prima volta, nell’estate 2021 è stato osservato un nido di Caretta
caretta lungo il litorale di Forio.

Negli ultimi anni, le attività del Regno di Nettuno si sono in particolare concentrate sulla divulgazione e sulla comunicazione del patrimonio sommerso, con il coinvolgimento diretto delle nuove generazioni delle isole di Ischia e Procida, sul disincentivo all’utilizzo della plastica e sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla “marine litter” e all’inquinamento in generale (con la campagna “Proteggiamo un mare di emozioni”), e sulla promozione continua di azioni di pulizia dei fondali e delle coste in sinergia con la guardia costiera e con le associazioni del territorio.
Particolarmente virtuoso è anche il dialogo avviato con i pescatori locali, già tradotto in azioni sinergiche volte al recupero dei rifiuti in mare (con il progetto “Remare. Una rete per il mare”) e, in generale, a una stretta collaborazione finalizzata alla conservazione degli stock ittici, anche e soprattutto attraverso il rispetto delle normative in corso.
Il Regno di Nettuno ha inoltre avviato – con il contributo del Ministero
dell’Ambiente – un corso di divulgazione ambientale rivolto agli operatori turistici e commerciali delle isole di Ischia e Procida con l’obiettivo di renderli il più possibile consapevoli del patrimonio naturalistico custodito nel perimetro dell’area marina protetta.

Ambiente Magazine

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